ESPERIENZA DI VITA E AGGREGAZIONE SOCIALE
La storia della seconda parte della mia vita inizia con un incidente
stradale a fine 1980 all'età di 32 anni.
Mi trovo spaesato tutta una vita da ricostruire,
mi rendo conto che le difficoltà saranno enormi, le strutture specializzate
per i paraplegici sono poche, non so quali sono le più qualificate, non
ho punti di riferimento solo la famiglia, qualche parente e gli amici.
Sono stato dimesso dal centro di riabilitazione in tempi abbastanza brevi perché,
i medici, avendo constatato che non riuscivo a deambulare hanno deciso che dovevo
lasciare il posto a chi ne aveva più bisogno e cioè ai paraplegici
appena incidentati, perché i primi tempi sono quelli in cui si recupera
di più. Però non avevo completato il percorso relativo all'autonomia,
che ho continuato acquistando libri e chiedendo ad altri ragazzi in modo autonomo,
ho continuato la fisioterapia qui a Reggio Emilia ambulatorialmente.
In settembre 1981 ho dovuto sostenere nuovamente
l'esame per la patente di guida anche se l'incidente in cui sono stato coinvolto
non era stato causato da mia responsabilità. Non ho mai capito perché
ho dovuto sostenere anche l'esame di teoria.
In novembre 1981 riprendo a lavorare presso la
ditta in cui lavoravo prima dell'incidente, però ha dovuto cambiare tipo
di lavoro perché facendo orario ridotto non potevo più svolgere
le mansioni precedenti.
Sempre nel 1981 conosco altri ragazzi nelle mie
stesse condizioni e si incomincia a parlare di costituire una associazione per
tutelare i diritti dei paraplegici e aiutare chi si trova nella mia, nella nostra
situazione, a risolvere quei piccoli problemi quotidiani ed avere un orientamento
per un reinserimento più veloce nella vita. La speranza e il motivo che
ci animano è di non far pesare ad altri il vuoto che abbiamo trovato
noi nel momento dell'incidente, nessuno che ci sapesse dire cosa si doveva fare,
dove ci si doveva rivolgere per la risoluzione dei problemi anche più
banali.
Nel 1982 sono tra i soci fondatori dell'Associazione tra e per Medullolesi dell'Emilia
Romagna.
Questa per me è stata una grande esperienza, prima con l'incarico di
tesoriere per due anni, poi quello di presidente fino al 1996, periodo in cui
l'Associazione ha avuto un notevole sviluppo arrivando ad avere sedi in cinque
province della nostra regione, essere riconosciuta ed iscritta nei registri
del volontariato anche regionali e aver combattuto lotte per l'abbattimento
delle barriere architettoniche oltre che nelle città sedi di nostri gruppi
anche nelle autostrade della nostra regione e aver organizzato manifestazioni
ricreative e culturali.
Nel 1982 frequento un corso per operatori di sistemi
d'automazione per l'ufficio, computer ed altro presso l'ENAIP.
Dal 1983 per 5 anni costituisco qui a Reggio un
piccolo gruppo di disabili per fare dello sport, lo scopo è riuscire
a togliere dall'isolamento alcuni ragazzi che restano sempre in casa, e dare
loro un piccolo impegno per socializzare. Andiamo in palestra con un professore
di educazione fisica a fare ginnastica di mantenimento e preparatoria ad attività
agonistica ma per le troppe diversità di handicap non si riesce a formare
una squadra di basket ma ci divertiamo lo stesso e conosciamo nuovi amici.
Nella prima metà degli anni '80 aderisco al Coordinamento per l'Affermazione
dei Diritti dei Portatori di Handicap. A questo coordinamento facevano capo
le associazioni di portatori di handicap della Provincia di RE con lo scopo
di collaborare su tematiche comuni ai vari gruppi, ne sono stato il referente
dal '86 per 10 anni fino a quando questo organismo nato volontariamente e gestito
in modo autonomo è stato sostituito da un gruppo di lavoro organizzato
dalla Provincia di RE. Anche questa esperienza è stata molto importante
perché mi ha portato a conoscenza anche delle problematiche relative
agli altri tipi di portatori di handicaps.
Nel 1988 si profila l'opportunità di partecipare
ad una corsa automobilistica, per me una passione di sempre, ero commissario
sportivo di l'automobilismo, prima dell'incidente. La corsa è in Cecoslovacchia,
rammento che allora in Italia un disabile non poteva partecipare a gare automobilistiche,
organizzo un gruppo di quattro equipaggi, riusciamo ad avere le Arna Alfa Romeo
della scuola di pilotaggio Clay Ragazzoni dall'ANGLAT di Roma, cerchiamo sponsor
per sostenere le spese e organizzo la logistica. E' stata una bellissima esperienza,
per tutti noi, in tutto dieci persone e anche perché sono arrivato 1°
nella mia categoria.
Sono ritornato in Cecoslovacchia ancora nel 1990 con una Lancia Delta integrale,
nel 1991 mi sono piazzato 2° assoluto, nel 1992 vinco la corsa, 1° assoluto
in europa, poi ci sono ritornato nel 1993 e nel 1995 sempre con ottimi risultati.
Poi dal 1995 anche in Italia si può partecipare a gare automobilistiche
solo in circuito, la mia vera passione sono i rally, e nel 1997 partecipo al
campionato Italiano in pista con le Fiat Punto arrivando ottavo nella classifica
finale, mi rimane però "l'amaro in bocca" e la convinzione
che sia uno sport troppo costoso per i miei pochi sponsors e le mie finanze.
Nel 1990 mia moglie se ne va, rimango solo, i
primi tempi sono pesanti ma poi riesco ad organizzarmi e sto benissimo.
Nel 1995 si sono stati costituiti i Comitati Consultivi
Misti, organismi di consultazione tra USL e Aziende Ospedaliere e Organizzazioni
di Volontariato con la funzione di permettere il massimo flusso di informazioni
tra i cittadini e i servizi sanitari. Gli scopi sono: di assicurare i controlli
di qualità dal lato della domanda, specie con riferimento ai percorsi
di accesso ai servizi, di individuare indicatori di qualità dei servizi
dal lato dei cittadini/clienti e di sperimentare modalità di raccolta
e di analisi dei segnali di disservizio.
Io sono stato eletto rappresentante dell'area handicap fisico presso il Comitato
dell'Arcispedale Santa Maria Nuova e dal 1999 al 2003 ne sono stato il referente.
Voglio ricordare tra le tante iniziative promosse quella sull'accessibilità
dei servizi igienici all'interno dell'ospedale, prima i sopraluoghi, poi per
ogni bagno una scheda, poi un programma di adeguamento, dei servizi non a norma,
concordato con i tecnici dell'ospedale. Ricordo che nel 1995 c'erano ancora
dei reparti in ospedale con servizi igienici non accessibili a chi usava la
carrozzina ortopedica.
Nel gennaio 1997 mi sposo nuovamente, con una
ragazza che è nelle mie stesse condizioni, c'è una grande comprensione,
i problemi sono gli stessi, stiamo benissimo insieme.
Nel agosto 1997 costituiamo l'Associazione Sport
Disabili Reggio Emilia lo scopo principale è quello di togliere dall'isolamento
chi non partecipa alla vita sociale e dargli un primo impegno di vita, la pratica
dello sport può servire allo scopo, nel nostro caso il basket in carrozzina.
Il gruppo è formato dalla squadra che partecipa al campionato nazionale
di A2 con trasferte in tutta Italia comprese le isole e da una squadra di mini-basket
con bambini dai 6 anni in su che partecipano ad incontri con simili gruppi.
Questa realtà è la seconda costituita in Italia, ne sono molto
orgoglioso, anche se il tutto è molto impegnativo. Ricopro l'incarico
di presidente dalla sua costituzione fino al marzo 2000, poi una trombosi (TIA)
da stress mi costringe ad abbandonare, ma il gruppo ormai è lanciato
e continua la sua attività.
Nel 2002 ho partecipato ad un corso di informatica,
patrocinato dalla Provincia di RE e dalla Comunità Europea, insieme ad
altri 10 disabili conseguendo il diploma di Web Master. Questo corso finalizzato
alla costituzione di una cooperativa di lavoro formata da disabili per fornire
servizi informatici è nato da una mia idea del 1999 per trovare uno sbocco
lavorativo ad alcuni ragazzi che frequentavano la palestra.
A fine 2002 ho conseguito anche il diploma ECDL
(patente europea del computer)
Nel 2003 ho fatto una esperienza semestrale di lavoro informatico con la qualifica
di responsabile di portale, contribuendo alla realizzazione del portale per
l'edilizia privata del Comune di RE, Progett@re.
A fine 2003 si è costituita la cooperativa
sociale CoopMouse composta da disabili per espletare lavoro informatico, ne
sono socio. Per il momento stiamo ancora allestendo la sede di lavoro, abbiamo
acquistato un computer, altri tre ce li hanno regalati, abbiamo delle promesse
di lavoro e ci stiamo dando da fare per cercarne, approfitto anche di questa
occasione per metterci sul mercato, noi vorremmo lavorare in regime di libero
mercato ed essere retribuiti per il lavoro fatto, come tutte le persone di questo
mondo. (0522 532253)
Questo è quello che mi sono sentito di
fare in questi anni. Un ringraziamento permettetemelo a mia moglie che mi sopporta
in tutte queste mie idee.
14-02-2004
Note:
Boiardi Armando
Età 55 anni
Geometra
- 1984-1996 Presidente Associazione Paraplegici Emilia Romagna
- Referente Coordinamento per l'affermazione dei diritti dei portatori di handicap
della Provincia di Reggio Emilia
- 1995 Comitato Consultivo Misto dell'Arcispedale Santa Maria Nuova di R.E.
rappresentante area handicap fisico, dal 1999 al 2003 referente di detto CCM
- 1997 presidente Associazione Sport Disabili Reggio Emilia
- 1992 1° classificato campionato europeo automobilismo per disabili.